Tab Article
Già biografo di Elisabetta d'Austria, Matteo Tuveri presenta una raccolta di saggi dedicati a due aspetti basilari dell'imperatrice d'Austria: l'impronta femminista antelitteram e l'impulso all'erranza. Il primo saggio, presentato alla "Simone de Beauvoir Society's 14th international conference", dal titolo Il pensiero di Simone de Beauvoir per riscoprire un mito, indaga gli aspetti più inconsueti e sconosciuti dell'imperatrice e, grazie a Simone de Beauvoir, ne esegue una panoramica reale e vivace. Il secondo saggio, dal titolo Heine, Elisabetta e l'ironia della terra di mezzo, si sofferma sui rapporti intellettuali fra Heinrich Heine ed Elisabetta, sul loro disincanto e sul desiderio di errare in territori inesplorati della psiche e dell'intelletto. Un libro che, nella sua introduzione, riallacciandosi anche nel titolo all'opera visionaria di Schuler, propone, inoltre, un viaggio nei "volti" letterari di Elisabetta d'Austria, da d'Annunzio a Covacich, ed espone riflessioni interessanti sull'Europa e sul concetto di diversità e ricerca storico-letteraria.